«Mamma, sono in Ucraina» – inizia così la chat di un soldato russo inviato sul fronte. Messaggi che sono stati letti dall’ambasciatore ucraino all’Onu Sergiy Kyslytsya durante la riunione speciale di emergenza dell’Assemblea Generale. «Qui sta infuriando una vera guerra. Ho paura. Stiamo bombardando tutte le città…anche colpendo civili», continua la chat.
Ucraina, i messaggi del soldato russo alla mamma
Il testo integrale che l’ambasciatore attribuisce a un militare fa cenno anche a come immaginava sarebbe andata questa missione: «Ci avevano detto che ci avrebbero accolti felicemente invece si gettano sotto i carri». Negli screenshot resi pubblici dall’ambasciatore ucraino si legge uno scambio di messaggi tra una madre e un figlio che la mette al corrente di quello che sta accadendo. Una sorta di ammissione di colpa per quanto riguarda bombardamenti e civili.
Ucraina, i messaggi del soldato russo alla mamma
La mamma spiega che vorrebbe inviargli qualcosa e non sa dove trovarlo. La risposta è drammatica: «Vorrei solo andare via. Che pacco vuoi inviarmi. Siamo in Ucraina… ci chiamano fascisti, mamma! È molto dura». Il Cremlino ha sempre detto che non avrebbe preso di mira i civili, ma le immagini e queste parole sembrano smentire.
fonte: https://www.leggo.it/esteri/news/ucraina_sms_soldato_russo_mamma_spariamo_civili_ultimissime_oggi_1_marzo_2022-6535372.html?fbclid=IwAR3FKJGJ3u4dZdGlbP09Oz05u-Y9jDMCD4B0F2k1E9qeXPCfllWwxYkEXJk
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