Rkia Hannaoui è stata uccisa il 29 marzo scorso nella cucina della sua casa, colpita da un proiettile mentre stava facendo una video chiamata con sua madre in Marocco. È stato il figlio più piccolo di 8 anni ad avvicinarsi allo schermo dicendo alla nonna: “Mamma è caduta”. Poi sarebbe corso ad avvisare il fratellino più grande, 11 anni, che si trovava in giardino con l’anziano vicino di casa. Almeno questo è il racconto che il marito della donna, Asmaoui Lebdaoui, ha affidato a media e investigatori. Lui quel pomeriggio era uscito alle 13:40 lasciando la moglie a casa con i due bambini di 8 e 11 anni, per raggiungere alle 14 la sede della Romea Rottami, azienda rodigina che si occupa di recuperare materiale ferroso. In casa al momento dello sparo c’era anche Giacomo Stella, l’anziano che vive al piano superiore.
Dopo l’autopsia sulla 31enne – morta in ospedale dopo una breve agonia – e il ritrovamento di un’arma nascosta in un terreno vicino all’abitazione a Ariano Polesine, gli investigatori mettono in fila i tasselli di un giallo che potrebbe prendere i contorni di una tragedia familiare. Nei giorni scorsi al vicino di casa Giacomo Stella erano stati sequestrati i fucili da caccia regolarmente detenuti ma pare mancasse all’appello proprio una pistola.
Secondo una ricostruzione sommaria della vicenda, i bambini avrebbero scoperto le armi, che il vicino di casa teneva custodite all’interno di un capanno adiacente all’edificio. Non è escluso che proprio il bimbo di 8 anni possa inavvertitamente aver avuto un ruolo attivo nella vicenda, premendo per errore o per gioco sul grilletto.
Secondo il procuratore di Rovigo, Manuela Fasolato, è da escludere che l’assassino abbia premuto il grilletto a distanza ravvicinata. In una nota Fasolato aveva riferito che l’esame sul cadavere ha riscontrato un foro d’ingresso nella tempia sinistra, riconducibile a un proiettile calibro 22. Il proiettile è stato poi trovato nella parte destra del cranio. Ora si dovrà accertare la compatibilità del proiettile con le armi recuperate. Se fossero compatibili resteranno poche domande senza risposta: chi ha premuto il grilletto e perché l’arma è stata sotterrata.
Con ogni probabilità potrebbe essersi trattato di un tentativo da parte dell’anziano di coprire i due bambini raccontando agli investigatori una versione di comodo della tragedia. Attualmente i due piccoli sono con il padre, a casa di uno zio.
fonte: https://www.today.it/cronaca/donna-uccisa-ariano-polesine-colpo-pistola.html?fbclid=IwAR0arGZZH6-I4-vwe6OaqiVcgoGjAumZhyJ7dOT7GarO8XKaTzaMmuV1r8s
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