Molti avranno sentito parlare di Malika, la giovane cacciata di casa dai genitori perché omosessuale. La madre la minacciò per diverse settimane tramite i social, così dopo l’appello della 22enne, la cugina pensò di aprire una raccolta fondi in suo favore.
Malika e la bugia sulla Mercedes
Le donazioni sono arrivate più che copiose in due diverse raccolte, che hanno raggiunto la consistente cifra di 12.000 euro l’una e addirittura di 140.000 euro l’altra. Tuttavia la faccenda non si è risolta qui, perché qualche giorno fa è scoppiata una grossa polemica alla vista di una foto di Malika alla guida di una Mercedes nuova di pacca. La ragazza si è dapprima giustificata dicendo che l’auto era dei genitori della sua compagna, ma a quanto pare si trattava di una bugia.
L’agente di Malika ha spiegato che la seconda raccolta fondi non era stata voluta dalla ragazza, ma che il ricavato è stato comunque destinato a lei. A quel punto è intervenuta la diretta interessata, che ha parlato della volontà di destinare una parte dei soldi in beneficenza.
Si è dunque fatto cenno a un’associazione da aprire con la deputata Laura Boldrini, destinata alle vittime delle discriminazioni.
Incalzata sulla faccenda della Mercedes, la 22enne ha infine ammesso: “Volevo togliermi uno sfizio. Mi sono comprata una bella macchina, potevo comprarmi un’utilitaria e non l’ho fatto. Se ho mentito sulla macchina è perché mi hanno chiusa, messo in uno sgabuzzino…”.
fonte: https://www.notizie.it/malika-cacciata-di-casa-ha-comprato-una-mercedes-coi-soldi-della-raccolta-fondi/?fbclid=IwAR2O_CCDM4CQwwLCC2K_RNas–ssFYRYut6QwLQOtxO5IZLAg7Dt0KUre7g
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