In Marocco un bimbo di 5 anni è caduto in un pozzo profondo 60 metri e dopo due giorni è ancora lì. La vicenda richiama quella di Alfredino Rampi che il 10 giugno 1981 era finito in un pozzo artesiano vicino a Fiumicino.
Sono proseguiti per tutta la notte a Chefchauen i tentativi di recuperare Ryan, il bimbo di 5 anni caduto in un pozzo martedì, nel tardo pomeriggio, mentre giocava. Fa freddo a 60 metri di profondità e manca ossigeno. Sono più di 40 ore che Rayan è laggiù. La corsa contro il tempo per salvare il bambino che, nella caduta è rimasto leggermente ferito alla testa, tiene con il fiato sospeso tutto il Marocco.
Durante la notte, in una diretta senza interruzioni, diffusa su tutte le piattaforme online del Paese, almeno 5 mezzi della Protezione civile hanno scavato a qualche metro di distanza dal pozzo. L’idea è quella di arrivare a una profondità sufficiente per poter creare un passaggio trasversale verso il punto dove si trova Ryan.
Sulla catena del Rif, a Tamrut, il terreno è aspro, roccioso e difficile da perforare. Nella scorse ore è intervenuta anche una squadra di speleologi che ha tentato di calarsi nel pozzo ma senza successo, perché il cunicolo è molto stretto. Non si era mai vista in Marocco una diretta non-stop per seguire un evento di cronaca. Le immagini rimbalzano su tutte le tv e sul web.
Per ora Ryan è stato visto, grazie a un telefonino con videocamera calato in profondità, seduto sul fondo del pozzo. Gli hanno dato ossigeno, cibo, acqua, e i soccorritori gli parlano in continuazione per tenerlo sveglio ed evitare che si addormenti. In quel caso tutto si complicherebbe terribilmente. Alcuni ulteriori tentativi di volontari (si sono fatte avanti persone molto magre, in grado di scendere almeno nella prima parte del pozzo) che si sono calati non sono andati a buon fine: hanno dovuto desistere.
I genitori di Ryan sono in stato di shock.
fonte: https://www.today.it/mondo/bimbo-caduto-pozzo-marocco.html?fbclid=IwAR29AUsuodU66SdXn4u1Srqh12D2iumc2sLDRrxBu6gPOLJP-4vlvykt8pY
Lascia un commento